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Pregrafismo nella scuola dell’infanzia: sì o no?

In questo articolo

Nella scuola dell’infanzia esiste una diatriba fra i sostenitori e gli oppositori del pregrafismo.

Imparare a scrivere è un’attività complessa, per la quale il bambino deve sviluppare delle abilità sia cognitive che manuali. Come la capacità di coordinare il movimento degli occhi e delle mani, di impugnare in modo corretto la penna o la matita, di imparare a rispettare i margini del foglio di carta. In altre parole il bambino compie gesti che prima di allora non aveva sperimentato.

 

Qual è la definizione di pregrafismo?

Si tratta di esercizi di diversa natura che mirano ad affinare nel bambino una capacità oculo-manuale come base per lo sviluppo della scrittura.

Esistono due filoni di pensiero:

Contrari al pregrafismo

Sostenitori della scrittura spontanea ed immediata. Contrari al pregrafismo inteso come esercizi di completamento che vanno a limitare la creatività e la fantasia del bambino. Tuttavia favorevoli ad attività che sviluppano la cosiddetta manualità fine.  

Ecco un esempio di attività di pregrafismo:

  • Il gioco Shanghai: consiste nel mettere in un piattino di plastica in modo casuale dei bastoncini, colorati precedentemente di tre colori diversi (es. rosso, blu, giallo). Il bambino dovrà prendere i bastoncini del medesimo colore senza muovere quelli vicini e sottostanti
  • L’assemblaggio di viti, bulloni, chiodini e oggetti combinabili tra loro. Lasciare che i bambini diano sfogo alla loro fantasia e assemblino i vari pezzi in maniera autonoma e libera.
  • La pasta da modellare: per sviluppare la manualità fine fate giocare i bambini con la pasta da modellare, facendogli ad esempio realizzare delle piccolissime palline. Si divertiranno un sacco!

Sostenitori del pregrafismo

Di questo gruppo fanno parte tutti quegli insegnanti o educatori che ritengono sia giusto preparare i bambini alla vita dei banchi di scuola, proponendo schede da compilare, come:

  • Disegni da colorare all’interno dei margini
  • Disegni e percorsi da tratteggiare con la matita
  • Percorsi associati a colori
  • Esercizi di completamento delle figure
  • Tratteggio di linee, curve e forme geometriche, ecc

In realtà sin dai primi mesi di vita nel bambino è visibile un’abilità di pregrafismo innata, come lo scarabocchio: rappresentazione mentale ed emotiva del bambino. Per tale motivo il pregrafismo risulta essere nient’altro che la traccia della sua esistenza nell’ambiente circostante.

Lo scarabocchio immediato e spontaneo rappresenta per il bambino un mezzo con il quale manifesta le sue emozioni di gioia, aggressività e paura.

Ecco che saranno evidenti segni di maggiore intensità quando si sentirà aggressivo, curve che si espandono e si modellano in modo dolce e armonioso quando sarà felice e piccoli segni quando avrà paura.

Il pregrafismo è un’abilità che il bambino manifesta fin dai primi mesi di vita e non richiede competenze, in quanto spontanea. Mentre la scrittura prevede buone capacità di coordinazione visiva e motoria e di un’organizzazione spaziale che il bambino raggiunge verso i 5-6 anni di vita. Se questo è vero la ragione forse sta nel mezzo. Incanalare i bambini della scuola dell’infanzia in percorsi propedeutici alla scrittura risulta essere un’attività utile se vissuta in modo ludico e sereno, ma senza esagerare. 🙂

Non pretendete che i vostri bambini siano piccoli geni e soprattutto non paragonateli ad altri coetanei. Ognuno di noi è unico e se un bambino è più aperto a certe esperienze ce n’è un altro che ha bisogno di tempo. 

Rousseau diceva: “Bisogna perdere tempo per guadagnarne”.

Quello che a volte ci pare come tempo perso è in realtà il modo migliore per favorire i processi di apprendimento e di crescita del bambino.

Cosa fare?  Rispettate i suoi tempi senza sforzarlo ed utilizzate le schede di prescrittura con molta moderazione, presentandole sempre come gioco. 

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Che siate favorevoli o contrari al pregrafismo, allenare la motricità fine della mano non può che far bene. Provate con i vostri bambini le attività del racconto “Luna incontra Mauritius!” della serie ambientata nello spazio, per allenare attenzione visiva e motricità fine. Per scrivere correttamente i numeri, immergetevi nelle avventure di “Leo e Terry i ballerini”nell’oceano più profondo.

Luna incontra Mauritius

Leo e Terry i ballerini

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